La maggior parte delle volte si tende a dare "l'osceno" solo per compiacersi negli altri ma spesso poi si cade nello scabroso scenario del già visto e già sentito.
Le pippe mentali che ti fai sono un'altra storia.
Noi di CRITICA ASPRA non siamo spietati, siamo solo tremendi, stiamo facendo il possibile per farci conoscere,in un certo senso, non abbiamo degli obbiettivi precisi ancora, ma l'unica cosa che sentiamo in comune è quella dell'ARTE in generale.
Oggi il mondo va veloce e non si può restare fermi.
Siamo giovani e c'è caldo passo e chiudo.
Dicono che ho un innata capacità di sputare veleno e che se per sbaglio mi mordessi la lingua avrei brutte conseguenze. posso garantirvi che posso impegnarmi di più, se voglio.
CRITICA ASPRA è una pagina in cui si fa tutto in nome dell'arte e non. Qui trattiamo musica, teatro, letteratura, pittura ed un po di tutto. ovviamente non è la stessa roba che trovate nelle riviste "vendute" da 4 spicci o dei galleristi che pensano a spillare soldi e gonfiarsi le tasche con profitti degli altri. Questi meccanismi mettono in croce l'arte ma senza nessuna via di resurrezione.
-CRITICA ASPRA A PICCOLE DOSI-
Purtroppo ho il pregio o il difetto, devo ancora capirlo, di non essere simpatico a tutti, per fortuna, ma sto per trarne conclusione. Ma ho avuto sempre la libertà di dire ciò che penso in faccia a chiunque fottendomene delle scelte "politically correct" e del falso perbenismo televisivo-mediatico, che a me manco riguarda, e del sorrisino incollato da ebete lobotomizzato. Nel vedervi fare tutti le stesse cose come se foste degli automi robotizzati senza un minimo di personalità, gusto ecc.. mi viene solo da dire meglio pochi ma buoni che avere una massa di zombie-follower acefali (senza testa) che pigiano like senza criterio quasi come se ci guadagnassero soldi o fama...
voglio ricordare che: ESSERE FAMOSI SU FB E COME ESSERE RICCHI A MONOPOLI. Quindi non essendo ne ricco e ne famoso volevo solo rendere più esplicito il concetto.
CRITICA ASPRA è una pagina in cui si fa tutto in nome dell'arte e anche di più.
Non è la solita ramanzina e cosa resta da dire?
Fatevene una ragione.
Parlare di arte? Possiamo farlo tutti, bambini e grandi, deficienti e letterati possibilmente al pub davanti a un bicchiere di rosso.
Il gusto, il senso estetico non si hanno in omaggio dopo qualche drink si acquisiscono con lo studio e la ricerca.
Poi c'è chi resta al tavolo e continua a brindare e chi è sovrappensiero sopra gli alberi e oltre le nuvole, ma seduti allo stesso tavolo.
CRITICA ASPRA 2016
