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HAS THE ART-SYSTEM IS FAILED?

GLI ARTISTI AI TEMPI DEL CORONA VIRUS
Questo non è il mio malessere interiore o le mie insoddisfazioni è un disagio generazionale, un disagio collettivo, che tutti possono percepire e si ripete in un vortice toroidale, un Uroboro, un serpente che si morde la coda.
"L'arte io la tengo nel cuore" "io senza la musica non riesco a vivere" e tante altre frasi d'effetto che si trovano nei biscotti della fortuna o nel Dash quando sta in offerta. Non riesco a capire dove si vuole arrivare con questo "sciopero degli artisti" quale messaggio si vuole inviare? Ho sentito blaterare qualcuno che, addirittura, vorrebbe essere pagato per le dirette streaming. No comment. E qui sorge spontanea la domanda, ma i video che caricate su youtube, che quando vi va bene arrivate a 10 mila visualizzazioni, vi vengono pagati? Tutta la pupù che sparate sui social e consimili vi viene retribuita?
Artisti ne vedo sempre meno, gli artisti VERI, vedo solo quelli a cui interessa monetizzare anche in questo periodo drammatico. Sono a favore di tutti quelli che mettono a disposizione gratuita il proprio talento, il tempo, la gioia, la forza di andare avanti, la bellezza. Sono a favore di quelli che senza chiedere nulla in cambio regalano un semplice sorriso, un diversivo per evadere da questo scempio. Ritornando sulla questione speculativa, cosa vorreste ottenere da questo? Avete campato da sempre con i like e con le view adesso non vi gratificano più? Quanto si dovrebbe pagare per le vostre dirette, che tra l'altro nessuno vi ha chiesto di fare?
L'artista è un missionario, è fuori dagli schemi, è un visionario non una macchina per fare soldi. Quanti artisti sono morti nell'anonimato e nella povertà e quale è la risposta degli artisti di questo momento fare grana? Arricchirsi? "L'arte alimenta lo spirito ma si alimenta del concreto" quale è il concept concreto che state mandando? Non mi riferisco a chi suona nei locali per un panino e una birretta ma ai "big artists" quelli che stanno nei loro studi, comodamente da casa, super accessoriati, con tutti confort e privilegi. Non mi riferisco ai busker (artisti di strada) che non gli viene riconosciuto nessun indennizzo perchè non fanno parte di quella categoria soprascritta. Gli artisti sono rinomati per l'ego smisurato e l'eccentricità creativa ma questa mi sembra una proposta scellerata. Se all'arte viene tolta la funzione sociale non si può chiamare tale ma feticcio, merchandising o suovenir e chi più ne ha ne metta.
dove sta la solidarietà? Questa presa di posizione ha un punto di non arrivo e a pensare di pagare le dirette streaming è una proposta alquanto stupida. Oggi che viviamo nei margini nell'era della confusione semiotica, figli della post-mediaticità, è questa la proposta? La nuova generazione di "artisti" che chiede l'impossibile a chi non ha neanche gli occhi per piangere?
Lavatevi la bocca con la trementina quando parlate di ARTE e ARTISTI.

Lo stop all'arte del Coronavirus, tutti gli eventi rimandati ...

ISTITUZIONI, CULTURA ED ARTE

Leggendo nei vari blog un titolo mi colpì particolarmente "IN ITALIA STUDIARE ARTE E' CONSIDERATO INUTILE. COSI' CALPESTIAMO LA NOSTRA MAGGIORE RICCHEZZA". Cosa vuole dire studiare e fare arte in Italia? vuol dire carenza di docenti, corsi soppressi, assenza di albi professionali, assenza di VERI artisti. L'arte in italia è morta? Tralasciamo il turismo che possiamo stendere un funereo velo per il 2020.
Le proteste degli studenti e degli insegnanti e poco sono servite, fino ad ora, ne tanto meno la "chiamata alle arti" ed io aggiungerei che più di una chiamata alle arti bisognerebbe fare una chiamata alle coscienze.
Non sono il tipo che sta qui a far la morale o a tirar fuori dal cilindro la soluzione per risollevare la falla sistemica che ci portiamo dietro come zavorra da diverse decadi lasciataci in dono dai nostri predecessori. Vogliamo parlare della "banana Cattelan"? Qui invece bisogna stendere un velo pietoso.
Del fatto che nell'ultimo concorso indetto dal MIBAC nel 2019 su 1052 posti come assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza siamo pervenute 209.729 domande "ovvero, personale che entrerà in servizio dentro un museo o un sito archeologico statale" con lo scopo di sorvegliare le sale e rispondere alle domande del pubblico, dalle più banali richieste d’informazioni pratiche fino alle curiosità sulle opere e sui manufatti.
Il bando era aperto anche ai diplomati, ma le cifre sono comunque sconcertanti: significa che ci sono duecento concorrenti per ogni posto messo a bando. Numeri che sono in grado di fornire a chiunque una chiarissima idea della fame di lavoro nel settore.
Ma tutto questo aveva un senso prima che arrivasse questa maledetta pandemia.
Nel frattempo si aspetta, come da decreto, l'apertura dei luoghi della cultura prevista per il 18 maggio.
Coronavirus, scuole ancora chiuse in Lombardia, Veneto e Emilia ...

ARTISTI DI SERIE A E DI SERIE B
Non esiste nessuno strumento che ci dice cosa è o cosa non è un'opera d'arte ne tanto meno chi è un artista o chi non lo è. Possiamo solo intuire, a nostro buon cuore, cosa ci colpisce e cosa ci fa emozionare quando ascoltiamo una canzone, quando guardiamo una scultura o quando ci imbattiamo in una lettura entusiasmante.
Dire che i "veri artisti" o meglio dire quelli che vengono riconosciuti in tale categoria sono quelli che pagano le tasse o che anno una partita IVA su cui fatturare i loro introiti è molto limitante e poco fantasioso, se si parla di artisti ed arte tanto per restare in tema.
Se ne sono dette tante di baggianate in questi giorni, tante anche fin troppe.
Resta solo da dire che "la fantasia salva l'uomo"


La Gioconda di TvBoy mette la mascherina: "La fobia del contagio ...